Andrea Tomaselli, il suo Lagorai e l’amore per la montagna a 360 gradi

A pochi passi dal rifugio Cima d’Asta, in Trentino, nel gruppo montuoso del Lagorai abbiamo incontrato Andrea Tomaselli, volontario instancabile, alpinista e componente del Soccorso Alpino del Tesino. Con lui abbiamo parlato delle sue passioni, dell’organizzazione della Skialp Cima d’Asta, dei suoi compiti quale componente del Team pista nella preparazione delle piste per la Coppa del Mondo di sci alpino a Madonna di Campiglio Tre3 e dei lavori di preparazione del mondiale di sci Cortina 2020-21 a cui ha partecipato attivamente. Esperienze che lo hanno fatto crescere sia sotto il profilo umano che professionale. La chiacchierata poi è andata a toccare il “suo” Lagorai incontaminato, le sue passioni e non ultima la sua amicizia con l’alpinista altoatesina Tamara Lunger.

Il Gruppo montuoso del Lagorai, il piccolo Tibet del Trentino, una definizione quanto mai azzeccata?

Da qualche tempo il Gruppo del Lagorai viene definito appunto il “piccolo Tibet”, proprio perché questo territorio incontaminato si lascia alle spalle paesini ormai urbanizzati e si inoltra tra verdi valli e foreste di abeti. Malghe, spiazzi di larici, costoni montuosi con dei colori magnifici. Cima d’Asta e le pareti di granito a picco sulle valli fanno da corollario a questa immensa macchia verde. Un piccolo paradiso per molte attività outdoor.

Grandi spazi per una ripartenza più consapevole e libera post-covid. Pensi sia la strada giusta?

Sicuramente sì. In un periodo di chiusura, la gente penso abbia bisogno di tornare alla scoperta, di respirare, di vivere. La voglia di uscire finalmente dalla confort zone è tanta. Le figure professionali della montagna si stanno preparando per essere pronti alla ripartenza. Soccorso Alpino in primis.

Parliamo del Soccorso Alpino dove svolgi ormai da tempo l’attività nel tuo tempo libero…

Sì, da quindici anni faccio parte dell’organizzazione del Soccorso Alpino del Trentino e da dieci sono Capostazione in Tesino. Ho avuto la possibilità di essere delegato di zona per la Valsugana e Tesino e responsabile del coordinamento provinciale. Un’organizzazione che stimo e amo in quanto ho avuto la possibilità di conoscerla nel dettaglio. È una delle attività a cui, sia in passato che ora, ho dedicato più tempo e con più passione. La forza cresce giorno per giorno ottenendo dei risultati, osservando il sorriso delle persone che andiamo a soccorrere, vedendo il senso di gratitudine di chi aiutiamo. La voglia di andare avanti nasce dal pensiero che domani qualcuno abbia ancora bisogno di noi, per questo siamo disposti a mettere da parte la nostra famiglia, i nostri affetti, e i nostri impegni personali.

Gli affetti, la famiglia e un’amicizia per te speciale e molto cara, quella con Tamara Lunger nata da un’iniziale antipatia. Ci puoi raccontare come è andata?

Tamara è ormai una mia carissima amica che ho conosciuto per caso. Io ero delegato a coordinare l’evento Cima d’Asta Climbing Festival organizzato dal gestore del Rifugio Cima d’Asta Emanuele Tessaro. Tamara era l’ospite d’onore. A pelle mi stava antipatica e glielo dissi subito in faccia, senza tanti giri di parole. In quel momento però non potevo non interagire con lei. Poi conoscendola meglio e di persona mi sono ricreduto. Siamo entrati subito in simbiosi e da allora il nostro rapporto d’amicizia è cresciuto e diventato bellissimo. Ora Tamara sta vivendo un momento molto particolare della sua vita, un momento difficile dopo il ritorno dalla tragica spedizione invernale al K2 dove ha perso i suoi compagni di salita. Sono sicuro che tornerà più forte di prima e l’esperienza fatta la renderà più forte in vista delle prossime avventure sulle montagne più alte della terra.

“L’ottimismo è il profumo della vita”. Conoscendoti, ti rivedo molto in queste parole del poeta Tonino Guerra…

Il futuro è di chi se lo crea. Il futuro è ciò che vogliamo realizzare. Sono convinto che con i sacrifici, con il rimboccarsi le maniche come la gente di montagna sa fare, riusciremo a ripartire e a concederci nuovamente quei momenti di libertà e tranquillità di cui tutti abbiamo bisogno. Effettivamente mi rivedo molto in questa frase ‘L’ottimismo è il profumo della vita’. Sono da sempre convinto che dal bene può solo uscire del bene quindi è inutile continuare a lamentarsi ma bisogna solo guardare avanti.